Appalto ´´chiavi in mano´´ relativo alla realizzazione delle opere di urbanizzazione e costruzione di un complesso edilizio costituito da 4 corpi di fabbrica e sistemazione esterna con realizzazione di viali pedonali all´interno del parco.
Progettazione definitiva ed esecutiva e l´esecuzione dei lavori di ´´Adeguamento ai fini dell´accreditamento istituzionale e la riqualificazione del Presidio Ospedaliero Garibaldi di Catania´´;
Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia - Opere di restauro nell’ambito del Piano Attuativo per l´inserimento delle attività di realizzazione, gestione e manutenzione del “Sistema Mose” nell´area nord dell´Arsenale di Venezia.
La struttura portante dell’autosilo è costituita da una maglia di pilastri in c.a. posti al perimetro circolare esterno, ma arretrati rispetto al filo della facciata e collegati da una trave di bordo in spessore di solaio e da una parete circolare pure in c.a. al perimetro interno che con le scale di sicurezza laterali costituisce il nucleo di controventante della struttura.
I solai di luce di circa mt. 15.00 sono costituititi da un’orditura principale in pannelli alveolari prefabbricati e precompressi e da un’orditura secondaria costituita da predalles sagomate appoggiate ai pannelli principali; tre giunti di dilatazione collocati a 120° nei solai e nelle pareti verticali della struttura garantiscono il controllo dei movimenti relativi sia per quanto attiene gli assestamenti che per quanto attiene le dilatazioni termiche.
Le fondazioni, in presenza di sottosuolo costituito da materiale inconsistente, sono state appoggiate su diaframmi a setti profondi in c.a., essi pure disposti ad anello.
esecuzione dei lavori di riqualificazione ambientale zona CED piani sottostanti e autorimesse, compresi impianti termici elettrici e antincendio - manutenzione quinquennale dell¥intero complesso edilizio in Roma Via Santuario Regina Degli Apostoli 33.
L'edificio realizzato, denominato H3 è situato nel comprensorio universitario di piazzale Europa, l'area di pertinenza del sedime dell'edificio è posta ai piedi del rilievo collinare di Montefiascone. La particolare configurazione altimetrica dell'area di sedime ha influito sulla configurazione volumetrica complessiva dell'edificio, richiamando una configurazione a terrazzamenti tipica dei "pastini" triestini. L'edificio si sviluppa su 5 piani fuori terra adibiti ad aule e spazi per studenti, più la copertura adibita a locali tecnici. Al piano terra è ubicata una sala da 500 posti utilizzabile per funzioni congressuali.
L'impianto strutturale dell'edificio è costituito da una maglia in calcestruzzo armato di pilastri e travi con maglia di 6,00x12,00 mt nella zona della grande aula; le tamponature che proteggono le aule didattiche sono costituite da tradizionali blocchi in argilla e da serramenti in alluminio. La facciata esterna, ventilata, è costituita da leggerissimi pannelli in calcestruzzo alleggerito e armato con fibra di vetro rivestiti con inerte di pietra locale.
Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori di restauro e risanamento conservativo dei piani terra, ammezzato, prospetti, lastrici solai e adeguamento impianti tecnici dell'immobile in Roma - Via IV Novembre, 144.
Il nuovo laboratorio di scienza delle costruzioni sorge a Mestre, su un'area concessa dal comune alle università veneziane per la realizzazione di un polo scientifico. Il nucleo centrale del laboratorio è costituito da una "struttura di contrasto" - una graticola di setti in calcestruzzo armato che si approfondisce nel sottosuolo - e da un "carro ponte", retto da due serie di pilastri.
L'edificio è stato concepito come guscio calato dall'alto a protezione del nucleo centrale, virtualmente preesistente.
Lo spazio interno è modulato dalla luce naturale, che penetra dal basso e dall'alto.
Dal basso, attraverso un'asola vetrata perimetrale che sigilla il distacco del guscio del basamento; dall'alto, attraverso una serie di lucernari minori, che incoronano il grande lucernario centrale. Un asse verticale collega idealmente la struttura ipogea alla scatola luminosa del grande lucernario, fondando nel simbolico uno spazio con caratteristiche industriali.
Le due metà del terrazzo di copertura, collegate dal passaggio esterno aggettante, definiscono un giardino pensile murato. Il guscio dell'edificio è finito con un paramento areato in lastroni di marmo nembro rosato. I lucernari sono rivestiti con lastre di zinco al quarzo.
Una leggera depressione nel suolo isola il volume del nuovo laboratorio: questa vasca è realizzata in opus signinum, adoperando nell'impasto del calcestruzzo scaglie del marmo utilizzato in facciata.
Il progetto del Teatro sorge in un'area ex industriale a ridosso delle mura scaligere del centro storico di Vicenza; è uno degli ultimi progetti firmati dall'Architetto Gino Valle.
La struttura portante è composta da elementi verticali in calcestruzzo armato a sviluppo lineare caratterizzati da luci e sbalzi molto rilevanti.
Il nucleo centrale della cavea che contiene 900 posti è realizzata con un "tamburo" circolare con alte pareti in calcestruzzo armato la cui struttura di copertura è costituita da una speciale trave REP lunga 54 mt e con una sezione di 20 mt.